Il puro
allevatore cinofilo si astrae dalle realtà merceologiche
e ha come fine la realizzazione di un impegno senz'altro
appagante ma carico di responsabilità.
Il cane
domestico ed il suo cucciolo sono dei viventi,
senzienti, meritevoli di rispetto cura e dedizione.
Mi
capita di ricevere contatti da persone che vorrebbero
adottare un cucciolo, mio od altrove e persino in realtà
commerciali, chiedo a costoro di spiegarmi condizioni
ambientali di tempo e abitative, esperienze precedenti
di rapporto o possesso con cani e cerco di instradarle
nell'eventuale adozione o persino di dissuaderli se non
esistono le condizioni necessarie.
Il mio
obiettivo etico è favorire una corretta introduzione del
cane domestico nella nostra civiltà moderna.
I miei
cuccioli Jack Russell gamba corta taglia piccola vengono ceduti, ad un nuovo
proprietario che fa richiesta, non prima del secondo mese di
età.
Oggi
anche un termine legale vieta la cessione e quindi lo
spostamento dalla fattrice dal luogo di nascita di un
cucciolo di cane; rispetto però da sempre questa regola
nel mio allevamento, riconosciuto con marchio depositato a
Federazione Cinologica Internazionale di Bruxelles.
Voglio dire che la legge contempla perché troppi disattendendono; chi disattende lo fa per dolo e/o
negligenza. Bando alle polemiche; E.N.C.I. può fare
controlli a sua discrezione, ho aderito al codice etico (già
deontologico) da me firmato e depositato, nel quale
documento la Cinofilia Ufficiale indirizza gli
allevamenti riconosciuti. Allevavo razze con criteri etici ancor quando non
esistevano certe procedure legali.
Quando
consegno, con garanzia, un cucciolo di Jack Russell non ha
malformazioni o malattie; naturalmente lavoro
sulla prevenzione, affiancato dal mio veterinario,
vacciniamo e vermifughiamo alle scadenze di rito e per
più volte il cucciolo Jack. Voglio dire che se un
proprietario del cucciolo non fosse informato sulle
necessità fondamentali di quel frugolo, in quanto allevatore
etico, ho comunque provveduto.
Troppe
volte, e troppi punti vendita! Cuccioli Jack, perché di
moda, trattati come merci generiche dove l’abbassamento
dei costi di produzione procura uno scriteriato
guadagno; allevo i miei Jack taglia piccola come e anche se non vengono
ceduti. Da notare che alcuni cuccioli vengono da me
tenuti per pura passione o per le
esposizioni e non posso ne voglio nella cucciolata avere
due diverse linee di comportamento (puramente
commerciale e di mio interesse invece).
Naturalmente dal punto di vista cartaceo tutte le
procedure ENCI vengono rispettate ed ogni cucciolo Jack
avrà il certificato L.O.I., comunemente chiamato
pedigree, il libretto sanitario, il microchip e le
pratiche di iscrizione all’anagrafe canina di stato.
Consiglio sempre delle valide letture, testi scritti da
giudici E.N.C.I. conoscitori della razza canina. Avvio
gli interessati alle esposizioni cinofile, anche assieme
a me stesso.
In tutta onestà non credo che la cessione di un cucciolo
di cane in genere si presti alla specifica “a distanza o
per corrispondenza”, a meno che non sia ben certi della
piena affidabilità dell'allevamento considerato (ad
esempio per passa parola). Voglio dire che è tradizione
nel nostro settore, per quanto scomodo, recarsi
direttamente dall’allevatore ed operare una scelta
mirata alle valutazioni importanti (carattere del
cucciolo, osservazione di eventuali malformazioni ecc).
Io
sottoscritto Francesco Tarchini gradisco passare un paio
di ore insieme al nuovo proprietario valutando tutti i
requisiti del cucciolo Jack Russell che possano appagare
le particolari esigenze del proprietario stesso
(credetemi ci sono specifiche ben più importanti della
dislocazione delle macchie di colore del cucciolo Jack). |